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Implantologia transmucosa
Particolare importanza va attribuita all'implantologia transmucosa che, rispetto ad altre metodiche, non necessita di incisione della gengiva tramite bisturi nè della creazione di un lembo

L'idea italiana fu però ripresa e migliorata dalla scuola svedese del Professor Bonemark, con incisione della gengiva, creazione di un lembo ed inserimento endosseo della vite, ma con un cosiddetto "carico differito", ossia con un tempo di attesa di alcuni mesi prima della riapertura della gengiva e collocazione del dente protesico. Questa tecnica "a cielo aperto", così definita perché comunque necessitava di un'incisione vera e propria della gengiva e di una sua successiva sutura, ebbe il merito di far comprendere l'importanza di un periodo di riposo, per così dire, dell'impianto prima della sua connessione con la protesi vera e propria, in modo da proteggerlo dalle continue sollecitazioni causate dalla motilità boccale, deleterie e dannose per la tecnica meno invasiva e più rapida del Dr. Tramonte. La metodica svedese è stata poi preferita a quella italiana, in prospettiva di un risultato migliore e più duraturo, anche se più impegnativo e lungo per il paziente.
Due idee e due metodiche che, alla fine, sono state armonizzate grazie alla tecnologia moderna, risultando in un'opera sinfonica che trova la sua massima espressione nell'implantologia transmucosa guidata. Il grosso problema del Dr. Tramonte era, infatti, il non poter conoscere con esattezza, solo con una radiografia ma senza incidere, la morfologia dell'osso in cui avrebbe impiantato le viti: per definire queste caratteristiche, oggi, è possibile utilizzare un particolare tipo di TC, detta Dentalscan, che fornisce un'immagine tridimensionale dei denti e del loro substrato osseo, con precisione millimetrica. Il che risolve anche i problemi del Professor Bonemark, ossia quelli dovuti all'incisione della gengiva ed al lungo periodo di attesa prima della collocazione delle protesi. Insomma, sapere il dove e il come risolve anche il quando, con unico risultato: ripristinare l'assetto estetico e funzionale dentale di un paziente in poco tempo e con risultati ottimali. Pertanto, i vantaggi dell'implantologia transmucosa sono:
- possibilità di un intervento minimamente invasivo, senza utilizzo di bisturi ne di punti di sutura, senza rischio di eccessive perdite ematiche o di formazione di ematomi;
- millimetrica precisione nel posizionamento delle protesi, così da non danneggiare le stesse ne i denti naturali adiacenti;
- possibilità di un'unica seduta di intervento, di solito breve, con minore necessità di anestetico;
- minore utilizzo di farmaci pre e postoperatori, grazie al minor rischio di infezioni.
Gli svantaggi sono la non eseguibilità in caso di ridotto volume osseo o di necessità di tecniche complesse (rialzo del seno mascellare o aumento del volume osseo) e l'impossibilità di agire sulla morfologia della gengiva.
Per ulteriori informazioni sull'implantologia transmucosa visita il sito www.implantologiatransmucosa.it
Implantologia denti
L’Implantologia è una particolare branca dell’Odontoiatria che si occupa della sostituzione di elementi dentali ormai perduti. Tale sostituzione può essere totale o parziale, dipende dalla gravità delle forme di edentulismo riscontrate nel paziente. Come ogni Scienza medica anche l’Implantologia ha fatto passi da gigante nel corso delle epoche, sviluppandosi ed evolvendosi di pari passo con le nuove tecnologie create e i materiali scoperti. In effetti l’impianto dei corpi metallici all’interno dell’osso mascellare si è modificato nel tempo in base alle metodologie e alla natura degli elementi impiantati. I materiali utilizzati all’inizio, come resine, ceramiche e leghe nobili, nonostante risultassero funzionali, mettevano a rischio la salute del paziente a causa della loro scarsa bio – compatibilità con l’organismo. I casi di rigetto erano all’ordine del giorno. Successivamente, grazie all’applicazione di elementi in titanio (lega ad alta capacità osteointegrativa) il problema venne completamente risolto. Per quanto riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie, si è passati da interventi di impianti endossei semplici, che risolvevano il problema in tre o quattro sedute, ad operazioni più complesse di implantologia computer assistita, che nel giro di una sola seduta possono annullare gli effetti negativi anche di edentulismo totale. La complessità delle operazioni non sta tanto nell’intervento in se, divenuto in realtà più preciso, semplice e sbrigativo. E’ la preparazione all’intervento che si è modificata con l’ausilio e l’assistenza delle nuove tecnologie computerizzate. Gli implantologi moderni infatti, attraverso una scansione laser delle impronte dentali del paziente, possono realizzare modelli virtuali del morso, verificando così la natura della mal occlusione e scegliendo infine la metodologia curativa più adatta al caso clinico specifico.